Cavalieri di Sangue di Corona del Re
Corona del Re
Descrizione
Le famiglie di Cavalieri di Sangue di Corona del Re sono nove, di cui due sono Clan di
Pitti. Nessuna di loro possiede un motto o uno stemma proprio, anche se talvolta usano quelli dei loro signori. Esse sono:
Laurenti
al servizio dei
De Portici di
Dimora.
Riflesso dello spirito mecenate dei loro signori, i Laurenti rispecchiano la varietà di culture, arti e mestieri che caratterizzano l'atmosfera della capitale. Questa famiglia può tradizionalmente vantare tra i suoi membri valorose
guardie reali e
sacerdoti della Tetrade, ma recentemente al Palazzo delle Arti molti
alchimisti di corte di talento portano il nome dei Laurenti.
Membri illustri
Cavalcanti
al servizio dei
Clementi, di Dimora.
Prima della calamità conosciuta come Peste Equina, i Cavalcanti vantavano una rinomata tradizione equestre: spiccavano sia per la loro abilità nelle giostre, che per la prodezza in battaglia della loro cavalleria pesante. Oggi la fama di questa famiglia si è molto ridimensionata, ma consta comunque di valorosi guerrieri ed abili diplomatici. S
embra inoltre che i Cavalcanti nutrano un malcelato risentimento nei confronti dei loro signori per averli coinvolti nel loro declino.
Membri illustri
Sartori
al servizio dei
Vermigliani, Baroni di
Roccamagna.
Famiglia di orgogliosa tradizione tetradica, i Sartori hanno un forte legame con la città di Roccamagna ed i suoi cittadini, dai quali sono sempre stati benvoluti. A differenza dei loro signori, non hanno mai vantato un elevato numero di
sacerdoti: tuttavia, le milizie di Roccamagna sono da sempre guidate dalle
guardie reali dei Sartori, così come i territori fuori dalle mura della città possono contare sull'occhio vigile dei
guardiacaccia veterani della famiglia
.
Membri illustri
Dell'Olmo
clan di Pitti di
Vento, cavalieri di ferro investiti dai
Gastaldi e vassalli dei
Vermigliani, Baroni di Roccamagna.
Figli dei Pitti provenienti da
Altabrina ai tempi di
Caio Magno dei Gastaldi, i Signori di
Vento sono gente semplice e onesta, schietta e pragmatica che assolve al non facile compito di vegliare sul
Bosco Cervo, Riserva di Caccia del Re, e sulle miniere d'argento dei
Monti Celèbei. Lontani non solo fisicamente dalla Corte di Dimora, i Dell'Olmo adorati da minatori e
guardiacaccia seppur spesso in disaccordo con i Baroni di Roccamagna.
Membri illustri
Cacciaguida
al servizio degli
Aloisi, Baroni di
Litoranèa.
Amanti della caccia e del tiro con l'arco, i Cacciaguida mantengono da tempo la loro reputazione di migliori arcieri di
Corona del Re. Non solo sorvegliano per conto dei loro signori il
Bosco d'Alba e le campagne di
Litoranèa, ma si sono più volte dimostrati abili marinai: la loro piccola flotta di navi veloci e adatte a rapide incursioni vigila sulla parte meridionale del
Mar d'Alba, e più di una volta il suo supporto si è rivelato determinante per i vascelli da guerra di
Capo d'Alba.
Membri illustri
Capobrando
al servizio dei
Della Torre, Baroni di
Sentinella.
Genìa di guerrieri austeri, onorevoli e ligi al dovere, i Capobrando si sono da sempre dimostrati leali vassalli della famiglia Della Torre.
Come i loro signori, i Capobrando sono perlopiù
guardie reali, ma la necessità di vigilare sulla
Valle dell'Indaco ha dato l'occasione a molti di fare esperienza come
guardiacaccia.
Nonostante la comune fedeltà ai loro signori, i Capobrando non hanno mai visto di buon'occhio il clan Frecciarossa, anche se in verità le due famiglie hanno collaborato con successo più di quanto entrambe siano disposte ad ammettere.
Membri illustri
Frecciarossa
clan di
Pitti di
Querciantica al servizio dei
Della Torre, Baroni di Sentinella.
I Frecciarossa non sono una vera e propria famiglia nobiliare, bensì una linea di Cavalieri di ferro investiti dai
Gastaldi in qualità del patto stretto tra
Caio Magno dei Gastaldi e il
Clan del Falco. Pitti e raramente Uomini, i signori di Querciantica sono schivi ed isolati, concentrati sulla difesa della
Valle dell'Indaco e sulla caccia alla preda nella foresta di
Gran Querceto. Pratici e poco amanti della cerimoniosità di corte, i Frecciarossa si trovano in perfetta sintonia con i Della Torre, che ne apprezzano, così come la popolazione locale, il coraggio e la lealtà oltre che le superbe capacità come esploratori.
Membri illustri
Vizzamano
al servizio degli
Malachei, Baroni di
Bianco Porto.
Abili naviganti e commercianti, e dotati di una particolare propensione verso lo studio dell'
alchimia, i Vizzamano erano la famiglia più importante di Bianco Porto prima che
Adriano dei Gastaldi concedesse ai Malachei il dominio sulla città. Famiglia ambiziosa, i Vizzamano giurarono fedeltà ai loro nuovi signori, dimostrandosi sin da subito cavalieri leali ed affidabili. Generalmente i Vizzamano sono visti con diffidenza dalle altre famiglie nobiliari coronensi, a causa del loro peculiare atteggiamento e dei
modi di fare più affini a quelli dei cittadini di Venalia.
Membri illustri
Roncaglia
al servizio dei
Vignalba, Baroni di
Capo d'Alba.
Come i loro signori, i Roncaglia antepongono le azioni alle parole, e vantano un inossidabile senso dell'onore, accompagnato da un altrettanto forte senso del dovere. La fama per i Roncaglia è sopraggiunta n
el 1259 quando, in seguito alla vittoria nella Seconda Guerra dei Tre Re, Tancredi Roncaglia venne insignito del titolo di Primo Cavaliere dal nuovo Re Aureliano dei Gastaldi. In seguito alla vittoria come alleati nella Seconda Guerra dei Tre Re, ha porto omaggio a Sua Maestà Edoardo del casato dei Castamanti, Re delle Terre Spezzate, in qualità di Reggente di Corona del Re (non essendoci eredi maschi della famiglia Gastaldi) e di Primo Cavaliere della sua corte.
Membri illustri
Novità e Dicerie
"
Lo Stornello di Bianco Porto può darvi un'idea di come viene vista la mia famiglia dalla gente comune.. Onestamente, non so se esserne lieto o meno.."
[1]
- ^ ironizza Amerigo Vizzamano, alchimista errante.